Tumori: FIRE, innovativo dosimetro per la protonterapia supera i primi test

Roma, 3 marzo 2023 (Agonb) – Un progetto che ha riunito ricercatori di INFN, CNR e delle Università di Bologna, Napoli, Roma Tre, Padova e Trento per massimizzare gli effetti delle terapie radioterapiche: si chiama FIRE e si è appena chiusa con successo l’attività che ha portato allo sviluppo di un rivelatore di protoni flessibile ed economico in grado di rilevare con precisione le dosi di radiazione rilasciate su cellule tumorali.

In caso di tumori al retto o alla prostata la radioterapia con fasci di fotoni o di particelle cariche di alta energia viene comunemente utilizzata in combinazione con la chemioterapia, prima e a volte anche dopo l’intervento chirurgico, con grande efficacia. In particolare, nel caso della protonterapia, un fascio di protoni viene indirizzato sul tumore con lo scopo di danneggiare il DNA delle cellule tumorali impedendone la replicazione. Pubblicato sulla serie NPJ Flexible Electronics della rivista Nature, il lavoro ha infatti consentito di sviluppare un rivelatore di protoni flessibile ed economico, la cui efficacia nel monitorare la dose di radiazione incidente è stata testata su fantoccio al laboratorio LABEC dell’INFN a Firenze.

Se anche futuri trial clinici condotti su pazienti dovessero dare esito positivo, il dosimetro, realizzato interamente con materiale organico, consentirà di misurare in tempo reale la quantità di radiazioni rilasciata sulle cellule tumorali dai fasci di protoni impiegati in radioterapia, massimizzando l’effetto e riducendo eventuali effetti indesiderati delle terapie. (Agonb) Cdm 11:00.