Roma, 27 giugno 2025 (Agenbio) – La cheratite da Acanthamoeba è una rara ma piuttosto grave infezione oculare che colpisce soprattutto i giovani, con un rischio aumentato in estate per l’utilizzo scorretto delle lenti a contatto. Le conseguenze che ne derivano sono quelle di un dolore intenso, fotofobia e nei casi peggiori addirittura la perdita dell’occhio. L’Ema ha approvato l’unica terapia disponibile rappresentata da un collirio a base di poliesanide, efficace nell’85% dei casi se iniziato entro 30 giorni dai sintomi. Il problema è che in Italia non è ancora accessibile. La terapia riduce la necessità di trapianto di cornea e dura in media quattro mesi. La richiesta dei pazienti è di poterla ottenere tramite il fondo Aifa per i farmaci orfani. La situazione attuale preoccupa Vincenzo Sarnicola, presidente del Congresso SICSSO (Società Italiana Cellule Staminali e Superficie Oculare) che si è svolto a Grosseto: “I ritardi autorizzativi mettono a rischio la vista dei pazienti, che vivono sofferenze estreme”. La malattia colpisce circa tre milioni di persone nel mondo, con un caso ogni tre giorni in Italia, soprattutto tra chi usa lenti a contatto anche in acqua o sotto la doccia. (Agenbio) Des 14.00