Tumore del pancreas: a Pisa una nuova tecnica diagnostica unisce spettroscopia Raman e intelligenza artificiale

Lo studio del CNR, Università e AOUP apre nuove prospettive per diagnosi più rapide e accurate

Roma, 30 maggio 2025 (Agenbio) – Una nuova tecnica diagnostica che combina la spettroscopia Raman e l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene identificato il tumore del pancreas. A svilupparla è stato un team di ricerca tutto pisano, composto dall’Istituto di Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-Ibf), dall’Unità Operativa di Anatomia Patologica 2 e dalla SOD Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), insieme al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa.

I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature, sono frutto del lavoro coordinato da Mario D’Acunto (CNR-Ibf) e firmato da un gruppo multidisciplinare di ricercatori, tra cui Gianmarco Lazzini, Raffaele Gaeta, Luca Emanuele Pollina, Annalisa Comandatore, Niccolò Furbetta e Luca Morelli.

La spettroscopia Raman è una tecnica fisica non invasiva che permette di analizzare la composizione chimica di un materiale tramite la diffusione della luce laser. Applicata ai tessuti biologici, consente di individuare variazioni nella biochimica cellulare, offrendo così un potenziale indicatore della presenza di cellule tumorali. Tuttavia, la grande quantità di dati prodotti rende complessa l’interpretazione senza strumenti avanzati.

Proprio per questo, i ricercatori hanno integrato l’uso dell’IA: sofisticati algoritmi sono stati applicati ai dati ottenuti dalle biopsie pancreatiche per distinguere con elevata precisione i tessuti sani da quelli affetti da pancreatite cronica o da adenocarcinoma duttale, la forma più aggressiva di cancro pancreatico. Oltre alla classificazione, l’approccio ha permesso di individuare anche specifici biomarcatori molecolari, associati alla malignità e alla progressione della malattia.

L’obiettivo è duplice: migliorare la diagnosi precoce e supportare i chirurghi durante gli interventi. Attualmente, la rimozione chirurgica del tumore rappresenta il trattamento più efficace, ma l’individuazione precisa dei margini della massa tumorale è spesso complessa e richiede la valutazione intraoperatoria da parte di anatomopatologi. Questo processo può essere lungo e soggetto a margini di incertezza. La tecnica proposta, grazie alla rapidità di risposta e all’accuratezza diagnostica, potrebbe rappresentare un valido supporto complementare all’analisi istologica tradizionale.

Il gruppo di ricerca guarda già al futuro: l’ambizione è sviluppare dispositivi portatili basati su spettroscopia Raman, utilizzabili direttamente in sala operatoria, o sonde chirurgiche per analisi in tempo reale. Un’evoluzione tecnologica che potrebbe semplificare il lavoro dei medici e migliorare le prospettive per i pazienti affetti da tumore del pancreas, una delle neoplasie a più alta mortalità. (Agenbio) Eleonara Caruso 9:00