Gentili colleghi,
di seguito facciamo il punto su alcune novità che a breve coinvolgeranno coloro che operano nel settore della nutrizione.
Orbene, ben 13mila biologi iscritti all’albo praticano da decenni un’attività professionale priva di tutele e riscontri legislativi sulle loro competenze professionali, nella ignoranza più totale da parte degli esercenti tale attività.
Finora il tutto era basato sia su una generica indicazione presente nell’art. 3 della legge istitutiva della professione di Biologo, la 369 del 1967, la quale recita che il biologo può operare nella “valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo, degli animali e delle piante”, sia su una ormai ventennale indicazione fornita dal Consiglio Superiore di Sanità.
Tuttavia, sono in arrivo i nuovi decreti per i Biologi (grazie alla legge 163/2021 sulle lauree abilitanti) che codificano, aggiornano e implementano le competenze professionali della nostra categoria non previste dalla vecchia legge istituiva.
Tra queste c’è:
- il riconoscimento della denominazione di “Biologo Nutrizionista” (che è già divenuto Professione Sanitaria con la legge 3/2018) e delle sue competenze professionali nel campo della nutrizione generale e specifica (sportiva, bariatrica, pediatrica, oncologica, per singoli e comunità);
- il potenziale ingresso dei biologi negli organici del SSN (quindi nelle strutture pubbliche);
- l’utilizzo di apparecchiature biomedicali ai soli fini della specifica attività;
- la possibilità di effettuare alcune tipologie di rilevazione di parametri analitici di base col metodo POCT (lo stesso utilizzato in farmacia);
- ai Biologi Nutrizionisti sarà riservato un apposito sezione dell’Albo professionale.
Abbiamo fatto un lavoro che era atteso da decenni.
Dott. Vincenzo D’Anna
Presidente Fnob




