E se la Dieta Mediterranea fosse la chiave per l’Agenda 2030?
Riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, la Dieta Mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che spaziano dal paesaggio alla tavola, includendo coltivazione, raccolta, pesca, conservazione, trasformazione, preparazione e consumo alimentare, tutti fattori che contribuiscono a uno stile di vita sano. Lo stabilisce anche la UNI/PdR 170:2024 “Linee guida per la valorizzazione della Dieta Mediterranea – Modello per sistemi alimentari sostenibile”, che raccoglie in un unico documento i requisiti per rispettare in modo preciso le caratteristiche.
Ma in che modo può essere essenziale per raggiungere molti dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite? Ne parliamo nel prossimo evento organizzato dall’Osservatorio Dieta Mediterranea in collaborazione con UNI il prossimo 13 ottobre 2025:
Mediterranean Diet: a tool for the Agenda 2030
13 ottobre 2025 – ore 14.30
Sala Rappresentanza, Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7, Milano
Posti limitati – Evento in lingua inglese
Tra i relatori, tra cui Vito Amendolara, Presidente Osservatorio Dieta Mediterranea, Vincenzo D’Anna, Presidente FNOB (Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi), Francesco Schittulli, Presidente LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e Giovanni Caggiano, Presidente ASMEL (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali), sarà presente Ruggero Lensi, Direttore Generale UNI, per illustrare l’importanza della normazione in questo ambito.