Terapia sperimentale contro il cancro mostra successo in oltre il 70% dei pazienti negli studi clinici globali

Roma, 27 dicembre 2022 (Agonb) – Un’opzione praticabile per i pazienti il cui mieloma ha smesso di rispondere alla maggior parte delle terapie disponibili, offrendo la possibilità di prolungare la vita e beneficiare di altre terapie nuove e future man mano che verranno sviluppate: è quanto si cela dietro una nuova terapia i cui studi clinici, condotti dai ricercatori del Tisch Cancer Institute presso la Icahn School of Medicine del Mount Sinai, fanno ben sperare. In particolare, questa terapia fa sì che il sistema immunitario uccida le cellule tumorali del midollo osseo, con una percentuale di successo del 73% dei pazienti. Nota come anticorpo bispecifico, la terapia si lega sia alle cellule T sia alle cellule del mieloma multiplo e indirizza le cellule T – globuli bianchi che possono essere arruolati per combattere le malattie – a uccidere le cellule del mieloma.

Il successo dell’immunoterapia standard, chiamata talquetamab, è stato osservato anche in pazienti il cui tumore era resistente a tutte le altre terapie approvate, grazie all’utilizzo di un bersaglio diverso: un recettore espresso sulla superficie delle cellule tumorali noto come GPRC5D. Talquetamab è stato testato in studi di fase 1 e fase 2. Lo studio di fase 1, che è stato riportato nel New England Journal of Medicine, ha stabilito due dosi raccomandate che sono state testate nello studio di fase 2. I risultati dello studio di fase 2 sono stati riportati all’incontro annuale dell’American Society of Hematology.

Il tasso di risposta complessivo in questi due gruppi è stato di circa il 73%, ha affermato l’autore senior dello studio Ajai Chari. Tasso che è stato mantenuto in tutti i vari sottogruppi esaminati, ad eccezione dei pazienti con una rara forma di mieloma multiplo che si estende anche agli organi e ai tessuti molli. Più del 30% dei pazienti in entrambi i gruppi ha avuto una risposta completa (nessuna rilevazione di marcatori specifici del mieloma) o migliore, e quasi il 60% ha avuto una “risposta parziale molto buona” o migliore (indicando che il cancro era sostanzialmente ridotto ma non necessariamente in calo a zero). (Agonb) Cdm 09:00.