La motivazione è influenzata dallo stress ossidativo: l’alimentazione può aiutare

Roma, 2 dicembre 2022 (Agonb) – Nella vita, la motivazione può fare la differenza tra successo e fallimento, eppure è spesso il passo più difficile da tenere. A chiedersi se le differenze nei metaboliti nel cervello possano influenzare la capacità di motivazione sono stati gli studiosi della School of Life Sciences dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne. Il gruppo, coadiuvato da colleghi del Nestlé Institute of Health Sciences, si è concentrato su un’area profonda del cervello chiamata “nucleus accumbens”, nota per svolgere un ruolo importante nella regolazione di funzioni come ricompensa, rinforzo, avversione e, non ultimo, motivazione.

Cos’è lo stress ossidativo? Poiché le cellule “mangiano” varie molecole come combustibile, producono una serie di prodotti di scarto tossici sotto forma di molecole altamente reattive note collettivamente come “specie ossidative”. Naturalmente, le cellule hanno una serie di meccanismi in atto per eliminarle, ripristinando l’equilibrio chimico della cellula. Ma a volte quell’equilibrio è disturbato ed è quello che chiamiamo “stress ossidativo”.

Gli scienziati hanno esaminato l’antiossidante più importante del cervello, una proteina chiamata glutatione (GSH), e la sua relazione con la motivazione. In primo luogo, hanno utilizzato una tecnica chiamata “spettroscopia di risonanza magnetica protonica”, che può valutare e quantificare la biochimica in una specifica regione del cervello in modo non invasivo, applicandola al nucleus accumbens per misurare i livelli di GSH. Ciò che hanno scoperto è che livelli più elevati di GSH nel nucleus accumbens erano correlati a prestazioni migliori e costanti nei compiti di motivazione. “La N-acetilcisteina, l’integratore nutrizionale che abbiamo somministrato nel nostro studio, può anche essere sintetizzata nel corpo dal suo precursore cisteina – ha detto l’autore principale Carmen Sandi – contenuta negli ‘alimenti ad alto contenuto proteico’, come carne, pollo, pesce o frutti di mare. Altre fonti con un contenuto inferiore sono uova, cibi integrali come pane e cereali e alcune verdure come broccoli, cipolle e legumi”. (Agonb) Cdm 10:00.