Deficit sviluppo neurologico: sotto accusa miscela di inquinanti ambientali di uso comune

Roma, 3 marzo 2022 (Agonb) – Durante la gravidanza il mix di sostanze chimiche ambientali cui siamo continuamente esposti, interferendo col nostro sistema endocrino, incrementa il rischio di deficit neurologico nei nascituri, in particolare un ritardo nel linguaggio. È quanto emerge dallo studio europeo EDC-MixRisk al quale hanno preso parte anche ricercatori della Statale di Milano: condotto in tre fasi, è stato pubblicato sulla rivista Science.

Con lo studio SELMA – che ha seguito circa 2.000 donne dall’inizio della gravidanza fino all’età scolare dei bambini – è stato identificato un mix di sostanze chimiche – ftalati, bisfenolo A (BPA) e composti perfluorurati (PFAS) – presente nel sangue e nelle urine delle gestanti e associato a un ritardo nello sviluppo del linguaggio nei bambini all’età di 30 mesi. Successivamente, studi sperimentali molto avanzati hanno scoperto i bersagli molecolari attraverso i quali i livelli critici di questo mix alteravano la regolazione dei circuiti endocrini e dei geni coinvolti nell’autismo e nella disabilità intellettiva.

Infine, i risultati degli studi sperimentali sono stati utilizzati per sviluppare metodi di valutazione del rischio specifici per il mix di sostanze. Proprio grazie a queste nuove soglie di rischio definite sperimentalmente, è emerso come fino al 54% delle gestanti fossero state esposte a un aumentato rischio di ritardo del linguaggio nei nascituri. (Agonb) Cdm 12:00.