Nei pazienti con fegato grasso, la chirurgia bariatrica riduce il rischio di progressione e le complicanze cardiache

Roma, 22 novembre 2021 (Agonb) – Uno studio della Cleveland Clinic pubblicato su JAMA mostra che i pazienti con obesità e steatosi epatica avanzata che si siano sottoposti a chirurgia bariatrica hanno ridotto significativamente il rischio futuro di complicanze della malattia epatica o di gravi malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno studiato 1.158 pazienti adulti con una forma avanzata di steatosi epatica nota come steatoepatite non alcolica (NASH) comprovata da una biopsia effettuata tra il 2004 e il 2016, e li hanno seguiti fino al marzo 2021.

Un gruppo di 650 pazienti sottoposti a intervento è stato confrontato con un gruppo di controllo di 508 pazienti non chirurgici: dieci anni dopo l’arruolamento, si è verificata una malattia epatica avanzata (progressione in cirrosi, cancro del fegato, necessità di trapianto di fegato o morte per malattia del fegato) nel 2,3% del gruppo chirurgico rispetto al 9,6% del gruppo di controllo. Inoltre, alla fine dello studio, l’8,5% nel gruppo chirurgico e il 15,7% nel gruppo non chirurgico hanno sviluppato eventi cardiovascolari avversi maggiori come infarto, insufficienza cardiaca, ictus o morte per malattie cardiache.

“I risultati sorprendenti di questo studio forniscono una forte evidenza che la chirurgia bariatrica dovrebbe essere considerata un’efficace opzione terapeutica per i pazienti con steatosi epatica avanzata e obesità”, ha affermato Ali Aminian, direttore del Bariatric & Metabolic Institute della Cleveland Clinic e autore principale dello studio. (Agonb) Cdm 12:00.