Le arachidi consigliate ai più giovani

Roma, 16 ottobre 2021 (AgOnb) – Uno studio, pubblicato su Clinical Nutrition, condotto dagli scienziati della Facoltà di Farmacia e Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Barcellona, dell’Hospital Cli’nic e dell’August Pi i Sunyer Biomedical Research Institut (IDIBAP), sostiene che l’assunzione giornaliera di arachidi nei giovani e in buona salute potrebbe avere effetti benefici sulla funzione cognitiva e sulla capacità di rispondere allo stress. Il team, guidato da Rosa M. Lamuela, ha esaminato i pregi delle arachidi, un prodotto ad alto contenuto energetico, ricco di acidi grassi, proteine, fibre, polifenoli e composti bioattivi di potenziale interesse per la salute umana. I ricercatori hanno coinvolto 63 volontari sani tra 19 e 33 anni, a cui è stato chiesto di assumere quotidianamente arachidi. “La maggior parte degli studi di intervento nutrizionale viene condotta in coorti caratterizzate da obesità o fattori di rischio associati a malattie metaboliche – afferma l’autrice – in questi casi è più facile osservare un effetto benefico aggiungendo un alimento sano nel regime abituale. Il nostro lavoro mostra che l’assunzione giornaliera di prodotti a base di arachidi può portare a un miglioramento della funzione cognitiva e della risposta allo stress anche in una popolazione giovane e sana, in cui è tipicamente più complicato ottenere risultati evidenti”. “Non abbiamo notato differenze significative tra il consumo di burro di arachidi e noccioline intere negli effetti – riporta la scienziata – e sembra che l’età non abbia influenzato le analisi statistiche. Questo è un elemento di interesse dato che in molti casi si osservano variazioni in base all’età del campione considerato”. “Questo studio mostra risultati promettenti che richiedono conferma in coorti più estese – commenta Lamuela – speriamo di ampliare la ricerca sugli effetti del consumo di prodotti a base di arachide e dei composti bioattivi sul microbiota attraverso analisi di composizione microbica, microbioma, lipidomica e trascrittomica. L’obiettivo è di individuare i meccanismi coinvolti nell’asse intestino-cervello dopo il consumo di noccioline”. (AgOnb) Mmo 11:00