Il cuore risente dell’esposizione prolungata ai rumori

Roma, 16 ottobre 2021 (AgOnb) – Pubblicata sul Journal of the American Heart Association, la ricerca condotta dagli scienziati dell’Università di Copenaghen, secondo cui l’inquinamento atmosferico e il rumore del traffico stradale potrebbero danneggiare il cuore. Il team, guidato da Youn-Hee Lim, ha esaminato i dati raccolti dallo studio Danish Nurse Cohort, avviato nel 1993, per il quale erano state coinvolte solo donne di età pari o superiore ai 44 anni. All’iscrizione le volontarie avevano fornito informazioni su indice di massa corporea, stile di vita, salute riproduttiva e condizioni di lavoro. I ricercatori hanno monitorato le diagnosi di insufficienza cardiaca nei 20 anni successivi, fino al 2014. Gli esperti hanno misurato l’esposizione individuale all’inquinamento atmosferico e al rumore del traffico tramite i registri degli indirizzi di residenza di ogni donna. “Abbiamo scoperto” – spiega l’autore – “che l’esposizione prolungata a specifici inquinanti atmosferici e al rumore del traffico stradale può contribuire ad aumentare il rischio di complicazioni cardiache, e che tale correlazione sembra portare a conseguenze più gravi tra gli ex fumatori e le persone con pressione sanguigna elevata. Per ridurre al minimo gli impatti delle esposizioni, dovrebbero essere implementate misure pubbliche di controllo delle emissioni”. L’analisi ha mostrato che per ogni aumento di 5,1 g/m3 nell’esposizione al particolato fine in 3 anni, il rischio di problemi cardiaci risultava del 17% più elevato. Ad ogni incremento di 8,6 g/m3 dell’esposizione al biossido di azoto in 3 anni, il rischio di insufficienza cardiaca saliva del 10%. Ogni 9,8 decibel in più di inquinamento acustico registrato, corrispondeva ad un rischio del 12% superiore rispetto al valore precedente. “Per gli ex fumatori” – afferma l’autore – “il rischio di difficoltà cardiache aumentava del 72%. Circa il 12% del campione mostrava ipertensione al momento di avvio dello studio, e questa condizione risultava incrementare ulteriormente la suscettibilità all’inquinamento ambientale e acustico. Il nostro lavoro sottolinea la necessità di adottare adeguate politiche di gestione del traffico e dell’inquinamento ambientale e acustico, al fine di promuovere la salute pubblica”. (AgOnb) Mmo 12:00