Scoperta Usa svela come l’ormone tiroideo “attenua” il metabolismo

Roma, 12 marzo 2021 (Agonb) – È noto da tempo che la ghiandola tiroidea è un importante regolatore del metabolismo del corpo, e che l’insufficienza dell’ormone che secerne può portare non solo a malattie della tiroide ma anche ad aumento di peso e problemi metabolici correlati tra cui diabete, colesterolo alto e malattia del fegato grasso. Ma i dettagli molecolari di come l’ormone tiroideo agisce sulle cellule del corpo non sono mai stati completamente compresi.

Ora i ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania hanno fatto un grande passo verso la risoluzione di questo mistero dimostrando che non funziona come un interruttore on / off, ma più come un dimmer. In uno studio pubblicato su Genes and Development, i biologi hanno visto che, nelle cellule in cui l’ormone tiroideo agisce per regolare il metabolismo, opera nel nucleo cellulare, aumentando l’attività di alcuni geni e diminuendo l’attività di altri.

“In questo studio siamo stati in grado di dimostrare che l’ormone tiroideo non si limita ad accendere o spegnere le cose, come suggerisce il modello canonico, ma sposta invece in modo più sottile l’equilibrio tra la repressione e il potenziamento dell’attività genica”, ha detto il ricercatore principale Mitchell Lazar, direttore dell’Istituto per il diabete, l’obesità e il metabolismo alla Penn Medicine. Al TRβ, il principale recettore dell’ormone tiroideo nel fegato, è stato aggiunto un tag speciale, che i ricercatori hanno utilizzato per contrassegnare le migliaia di posizioni sul DNA in cui si lega il TRβ, sia in una condizione in cui l’ormone tiroideo era presente e poteva legarsi a TRβ, sia quando l’ormone era in gran parte assente.

Quando si lega a un dato sito sul DNA arrotolato nel nucleo, TRβ potenzierà o reprimerà l’attività di uno o più geni vicini; per farlo, forma complessi con altre proteine chiamate co-attivatori e co-repressori. I ricercatori hanno dimostrato che quando l’ormone tiroideo è legato al TRβ, può spostare l’equilibrio di queste proteine co-regolatrici associate a favore di una maggiore attivazione genica in alcuni siti e di una maggiore repressione genica in altri. (Agonb) Cdm 12:00.