Un anticorpo monoclonale può bloccare le metastasi ossee del cancro al seno

Roma, 2 febbraio 2021 (AgOnb) – Pubblicato sulla rivista Oncogene lo studio condotto da Francesco Pantano dell’Unità di Oncologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, coadiuvati dall’Inserm di Lione, l’Institut Curie di Parigi e l’Università di Amburgo, che permette di fermare lo sviluppo delle metastasi ossee nel tumore al seno grazie a un anticorpo monoclonale. Il team ha identificato la proteina integrina alfa5 come uno dei fattori più coinvolti nei processi di metastatizzazione ossea, probabili responsabili della comparsa di recidiva anche a distanza di anni. Lo studio apre ad una prospettiva terapeutica nuova che colpisce un aspetto del processo di metastatizzazione mai esplorato. «Questo studio mostra che nella ricerca oncologica – afferma Pantano – emerge come ogni tumore agisca secondo strategie specifiche: occorre comprendere sempre meglio i diversi meccanismi biologici per offrire ai pazienti trattamenti sempre più mirati». L’equipe internazionale ha studiato il ruolo effettivo dell’integrina alfa5 nel processo di metastatizzazione bloccandone la sua azione attraverso l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale Volociximab. «La proteina integrina alfa 5 – spiega Pantano – è il ‘gancio’ con cui la cellula tumorale si lega alla fibronectina, altamente presente nel microambiente osseo. Questo “aggancio”, il primo evento che porta allo sviluppo delle metastasi, viene bloccato dal Volocixamab che si frappone alle due molecole e ferma la propagazione del tumore nell’osso. Il risultato è molto promettente perchè il farmaco è sicuro, già stato testato e non tossico». (AgOnb) Mmo 10:30