Gorilla e scimpanzé conoscono l’economia

Roma, 2 febbraio 2021 (AgOnb) – Secondo una raccolta di studi pubblicata su “Philosophical Transactions della Royal Society of London”, sia gorilla che scimpanzé, conoscono l’economia. Dai cebi dai cornetti, che fanno scambi considerando quantità e qualità dei beni proposti, ai macachi selvatici che scambiano oggetti rubati ai turisti per il cibo. «Lo studio evidenzia come lo scambio nei primati è raro e in casi particolari, rimarcando l’unicità dell’uomo verso il denaro» sottolinea la ricercatrice Elsa Addessi del Cnr-Istc. Adessi che ha curato insieme a Thomas Boraud, Università di Bordeaux, e Sacha Bourgeois, Gironde Institut Jean-Nicod – Ecole normale supérieure di Parigi, il numero speciale della rivista “Existence and prevalence of economic behaviors in non-human primates”. I ricercatori sottolineano come «per comprendere i meccanismi alla base delle nostre prese di decisione è di grande interesse lo studio dei primati, specie a noi più vicine. È così possibile ricostruire le radici evolutive dell’economia umana». Questi studi evidenziano «differenze nella presa di decisione in condizioni di rischio, fondamentali per capire le origini evolutive del gioco d’azzardo patologico nella nostra specie. La propensione al rischio, cambia dal contesto sociale ed in base delle possibili perdite: gli scimpanzé sono più orientati all’azzardo in presenza di un potenziale competitore» invece «i macachi rischiano di più di fronte a potenziali perdite che a potenziali guadagni». La donna rischia meno, a causa di fenomeni di apprendimento culturale, come riportato da Francesca De Petrillo, ricercatrice dell’Institute for advanced study di Tolosa e associata Cnr-Istc. Nello studio «sono illustrate differenze tra le varie specie di primati non umani, nelle strategie utilizzate in test ispirati dalla teoria dei giochi. L’analisi del comportamento di fronte a decisioni che prevedono scelte ripetute, conferma che l’esito è influenzato dall’esperienza e può influenzare quelle future» avvisa Elsa Addessi. La ricercatrice assicura che «i contributi di questa raccolta rappresentano una base interdisciplinare per futuri programmi di Ricerca in chiave evoluzionistica e comparativa e permetteranno di comprendere meglio il comportamento economico umano e le sue anomalie». (AgOnb) Mmo 10:00