Il corpo riconosce solo due grandi stagioni: studio di Stanford sui cambiamenti a livello molecolare

Roma, 11 novembre 2020 (Agonb) – La biologia umana registra due stagioni, e non quattro come quelle in cui è diviso l’anno solare. Un recente studio della Stanford School of Medicine ha rivelato che i cambiamenti nei modelli molecolari negli individui corrispondono a due “stagioni” non tradizionali.

I ricercatori hanno preso in esame dati molecolari raccolti in quattro anni e relativi a più di 100 individui, e hanno verificato che il corpo umano sperimenta modelli di cambiamento prevedibili, ma che non seguono nessuno dei segnali tradizionali dell’alternarsi delle stagioni in natura. Negli individui osservati il team di scienziati ha rilevato che il flusso di un migliaio di molecole si attestava su due periodi cruciali di tempo: tarda primavera – inizio estate e tardo autunno – inizio inverno.

Nel corso della ricerca, in corrispondenza con la tarda primavera, per esempio, è stato registrato un aumento dei biomarcatori infiammatori che esercitano un ruolo nelle allergie e un picco nelle molecole coinvolte nell’artrite reumatoide. All’inizio dell’inverno è stato, invece, registrato un aumento dei marker dell’ipertensione.

Il team di scienziati guidato dal professore di genetica Michael Snyder è convinto che l’importanza dello studio consista nella raccolta di indicatori che possono fornire una base migliore per le cure di precisione e la progettazione di farmaci futuri. (Agonb) Slo 11:30.