Vertebre in 3D e un biochip per i tumori: il Ceinge premia due start up napoletane

Questa mattina, a Napoli, sono state premiate le start up vincitrici del concorso BioInItaly National Roadshow, organizzato dal Ceinge, il centro di ricerca dedicato alle biotecnologie avanzate e alle sue possibili applicazioni, e dall’incubatore di imprese Campania NewSteel.

Tra i premiati dall’edizione 2019 c’è il progetto ElicaDEA, coordinato dalla biologa Daniela Terracciano, docente associato del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nonché relatrice al “Forum dei Giovani biologi”, l’appuntamento organizzato dall’Onb lo scorso 8 novembre a Firenze.

La start up della dottoressa Terracciano ha l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti oncologici, fornendo loro una migliore assistenza attraverso la pratica clinica integrata, la medicina di laboratorio e la ricerca. Lo scopo del progetto è sviluppare un biochip che valuti i livelli circolanti di almeno 10 molecole che, in base alla letteratura presente e ai dati ottenuti dal team, siano significativamente associati all’aggressività del cancro alla prostata e sulla base di tali dati fornire ai pazienti la miglior assistenza possibile.

 

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