Gli algoritmi e le macchine high tech danno i superpoteri all’oncologia

Sono in secondo piano nella narrazione della ricerca biomedica, ma le strumentazioni d’avanguardia rappresentano ciò che rende possibili le grandi scoperte. Dietro al bancone del laboratorio o davanti a un computer i ricercatori si servono di metodiche iper-potenti.

A spiegare questa realtà di confine sarà Francesca Demichelis, il 28 settembre, all’incontro di Trieste Next intitolato «What’s next? il futuro della ricerca sul cancro»

 

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