Chemio “naturale”: medico rischia la radiazione dall’Ordine ma i pazienti lo difendono

Il dr. Claudio Sauro, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Padova e operante a Badia Calavena, è stato sottoposto dall’Ordine dei Medici di Verona a procedimento disciplinare e sospeso (ma non radiato) per 6 mesi. L’accusa che gli è stata mossa è quella di aver diffuso un protocollo chiamato “chemioterapia naturale” a base di integratori naturali, proponendolo a quanti avevano visto fallire la “normale” chemioterapia oppure non avevano potuto farla. Inoltre al professionista veneto è stato anche imputato di aver prescritto la vitamina D3 a dosaggi elevati oltre quelli raccomandati dall’AIFA. C’è da ribadire come oltre 25 pazienti colpiti da tumore abbiano presentato memoria difensiva nei confronti di Sauro e che lo stesso si sia difeso asserendo di “non aver mai detto a nessuno di non fare la chemioterapia”. “Ho solo prescritto dosaggi di vitamina D a persone che venivano disfatte da diversi cicli di chemioterapia e che non avrebbero potuto sopportarne altri se non rischiando la morte, ad anziani indeboliti o cardiopatici” ha spiegato il medico (le sue dichiarazioni sono state riprese dalla stampa locale). “I dosaggi – ha proseguito – non erano alternativi alla chemio, ma in alcuni casi si aggiungevano e in altri la sostituivano quando non potevano farla”. “Mi si presentavano solo pazienti che avevano già esaurito i cicli di chemio e di radioterapia, pazienti sofferenti ai quali non mi sono mai sentito di chiedere denaro” ha aggiunto il medico. “I miei consigli – ha continuato – si limitavano a Vitamine, oligoelementi e piante medicinali e per queste integrazioni non potevo chiedere qualcosa in denaro. Qualcuno poi so che è stato meglio, e mi ha telefonato e ringraziato. Nessuno dei miei pazienti mi ha voltato le spalle, sto ricevendo una solidarietà straordinaria, la gente mi vuole bene”. A riprova del sostegno al dottore è stata aperta una petizione su change.org con oltre 7 mila firme raccolte oltre che centinaia di appelli su Facebook.