La scienza fa paura agli ignoranti. La lezione di Luca Cavalli Sforza

Ognuno di noi possiede caratteristiche uniche come l’altezza, il peso, la postura, la quantità di pelo sul corpo, il naso prominente, l’aspetto, il modo di pensare ecc. che lo differenziano dagli individui di altre specie ma anche della stessa specie. È possibile naturalmente che alcuni di questi “caratteri” (ad esempio, il senso di humor, l’aspetto, il colore degli occhi) sono condivisi con altri individui della stessa specie (i genitori, i fratelli), mentre altre caratteristiche come la colonna vertebrale, le ghiandole mammarie, sono condivise con altri rappresentanti della classe dei mammiferi. Tutti questi caratteri sono ereditari cioè trasmessi biologicamente di generazione in generazione attraverso specifiche unità di informazioni definite “geni”.

I geni contengono le istruzioni per costruire cellule, tessuti, organi e organismi completi. I geni vengono trasmessi dai genitori ai figli attraverso la riproduzione sessuale seguendo particolari modelli di eredità. I geni si distribuiscono nelle varie popolazioni con frequenze diverse rendendo ognuno di noi diverso da un altro per una piccolissima quota di DNA (lo 0.03%): siamo allo stesso tempo uguali e diversi. Ecco questo è l’insegnamento più importante che ci ha dato Luca Cavalli-Sforza. Proprio queste differenze scoperte da lui per la prima volta, sono alla base della medicina personalizzata. La medicina moderna che ci permetterà di curarci in modo preciso, accurato e senza rischi.

L’articolo del professor  Giuseppe Novelli, genetista, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, prosegue su Agi.it