Fecondazione eterologa, nel Lazio il primo servizio pubblico del Centro-sud

La fecondazione eterologa offerta dal servizio pubblico sbarca nella Regione Lazio. Nella Capitale, per la precisione, dove apre i battenti nelle sedi del presidio Sant’Anna di via Garigliano e nell’ospedale San Filippo Neri, che fanno capo alla Asl Roma 1. La novità è stata presentata nei giorni scorsi al Sant’Anna dal governatore Nicola Zingaretti, con l’assessore regionalealla Sanità Alessio D’Amato e il dg dell’azienda Angelo Tanese.
Il servizio offerto dalla Asl Roma 1 è il primo simile del centro-sud Italia. Finora i romani che volevano usufruire del servizio di fecondazione eterologa per avere un figlio erano costretti a pagare un centro privato o andare all’estero. Da questo momento sarà possibile farlo prenotando una prima visita ginecologica per infertilità attraverso il Recup regionale.
La fecondazione eterologa prevede l’uso di gameti (sia ovociti che spermatozoi, o entrambi) provenienti da donatori esterni alla coppia. L’accesso alle tecniche è consentito alle donne che non abbiano compiuto il 43esimo anno di età.
“L’avvio della fecondazione eterologa presso il Centro Pma Sant’Anna e il Centro Pma San Filippo Neri – ha spiegato Tanese – è un’altra tappa importante che valorizza le professionalità della Azienda e garantisce un servizio pubblico di eccellenza ai nostri residenti”.
“Oggi – il commento dell’assessore D’Amato – apriamo questo nuovo servizio pubblico, un servizio che non c’era, il cui accesso è previsto attraverso le prenotazioni del canale Cup e Recup. Ci sono delle tariffe trasparenti concordate in Conferenza delle Regioni a cui il Lazio ha aderito. Per cui in buona sostanza il cittadino attraverso il Recup può accedere a questo nuovo servizio a partire da oggi e questo è un elemento molto importante – ha concluso – perché è una sanità senza disavanzo, una sanità che offre servizi nuovi che prima non c’erano”.