Recenti novità e curiosità sulla Sicurezza Alimentare

Ottobre-Novembre-Dicembre 2013

 

Nei ristoranti del Galles diventa obbligatorio esporre un cartello sulla valutazione igienica del locale

Potrà sembrare strano, ma in realtà il fatto che nei Ristoranti del Galles di recente sia diventato obbligatorio esporre all’entrata un cartello sulla valutazione igienica dei locali non è altro che l’essenza dell’efficienza delle autorità locali. La valutazione sui locali e l’igiene degli alimenti va da 0 (molto scarso quindi urgono miglioramenti immediati) a 5 (0, 1, 2, 3, 4, e 5) corrispondente a ottimo. Ovviamente tale valutazione non è riferita al parere dei clienti dei ristoranti bensì alle stime rilasciate dalle autorità locali di controllo durante le ispezioni.

A dire il vero questo sistema di trasparenza si usa in tutta la Gran Bretagna, ma come azione volontaria (cioè l’esercente decide di esporre il giudizio rilasciato dall’organo di controllo) quindi appare evidente che solo i ristoranti che hanno una valutazione pari a 4 o 5 espongono tale vetrofania! Però adesso, nonostante le forti lamentele degli esercenti, in Galles diventa obbligatorio per tutte le attività legate alla ristorazione.

Chissà se una norma del genere arriverà mai in Italia…

 

Rifiuti ed alimenti negli stessi camion

In Gran Bretagna una delle più grandi catene di supermercati, la “Tesco”, è sotto inchiesta per anomale procedure igienico-sanitarie generate da fatto che venivano utilizzati gli stessi camion per trasportare gli alimenti ai diversi supermercati della catena e successivamente a prelevare da questi i prodotti invenduti e i rifiuti (ammucchiati in reti metalliche rivestite da film plastico trasparente) per portarli nei centri di smaltimento.

La notizia è apparsa sul quotidiano “The Guardian” ed ovviamente ha fatto molto scalpore. La Tesco si difende sostenendo che tale politica aziendale non nasce dalla volontà di ridurre i costi bensì per tutelare l’ambiente in quanto in questo modo, cioè riducendo i viaggi dei camion, si riduce drasticamente l’emissione di CO2. Per quanto concerne l’igiene dei mezzi, sempre la Tesco, afferma che dopo ogni viaggio questi vengono sanificati secondo rigidi standard igienici.

Seguiremo la vicenda per vedere come andrà a finire!

 

Olive nere con tossina Botulinica

Il Ministero della Salute italiano informa che è stata riscontrata la presenza di tossina botulinica in una confezione aperta di “Olive nere dolci”, 400g con marchio Bel Colle (lotto L95-13) prodotte da “Magini Massinissa Liliana” a Fiano Romano. Ovviamente il Ministero ha disposto il ritiro dal mercato di tutti i lotti prodotti.

 

Rapporto tra le Etichette e i Consumatori

Un recente studio condotto nell’Università statunitense Cornell University su 350 persone (studio pubblicato in “Applied Economic Perspectives and Policy” dell’università di Oxford) ha dimostrato che i consumatori preferiscono i prodotti alimentari riportanti nell’etichetta l’assenza di qualche ingrediente nocivo per la salute piuttosto che la presenza di ingredienti con effetti positivi sulla salute. In altre parole i consumatori acquistano più facilmente gli alimenti con l’indicazione in etichetta della non presenza di ingredienti dannosi anziché preferire, e quindi acquistare, alimenti con l’informazione in etichetta riportante la presenza di sostanze positive.
Questo studio sicuramente influenzerà i produttori di alimenti i quali studieranno delle etichette ad hoc ovviamente sempre rispettando le norme vigenti.

 

Gli alimenti “scaduti” non vanno per forza considerati come “Alimenti in cattivo stato di conservazione”

Il superamento della data entro cui vanno consumati gli alimenti o la non indicazione di questa costituisce un illecito amministrativo (art. 10 del D.Lgs. 109/1992) e non, di conseguenza, “sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione”. Riferendosi ad uno specifico caso lo stabilisce la Corte di Cassazione (Cassazione, ordinanza n. 26413/2013).

 

Insetti nel Supermercato

Si proprio insetti nel supermercato, ma non in giro per i locali come infestanti (Periplaneta americana, Blatta orientalis, Blattella germanica, mosche, formiche, ecc.) bensì negli scaffali di alcuni supermercati Auchan e Carrefour. Proprio così, in Francia queste due grandi catene di supermercati espongono, e quindi vendono dolci e snack salati guarniti o a basedi insetti per lo più cavallette, formiche e larve!
Oramai non sono più alcuni ristoranti “innovativi” a proporre gli insetti nel menù, ma anche la grande distribuzione a significare che, anche se ancora timidamente, dovremo cominciare ad accettare queste fonti di proteine, vitamine e di sali minerali anche se lontane dalla nostra cultura, ma sicuramente, come sostiene la FAO (che finanzia diversi programmi di ricerca nel settore), indispensabili per sostenere la sempre crescente richiesta di cibo.

Chissà, forse in un futuro prossimo osserveremo il nostro vecchio insettario (cimelio legato all’attività universitaria) con la acquolina in bocca…

 

 

Dr. Luciano O. Atzori

Consigliere Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi
Coordinatore della Commissione permanente di Studio dell’ONB “Igiene, Sicurezza e Qualità” 

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