Roma, 21 marzo 2024 (Agenbio) – Uno studio condotto da un team di ricerca internazionale, guidato da scienziati australiani della Southern Cross University, ha evidenziato che nell’Oceano Pacifico settentrionale, tra il 2014 e il 2016, circa 7.000 megattere sono morte di fame a causa del surriscaldamento globale.
Il caldo record registrato nelle acque marine ha alterato i cicli del fitoplancton alla base della catena alimentare, riducendo la disponibilità di cibo per le megattere, come krill e piccoli pesci. Ciò ha comportato anche una diminuzione delle prede per altri animali marini, come uccelli e pinnipedi. Le necroscopie condotte su alcuni esemplari hanno confermato la morte per fame, e i tassi di gravidanza sono diminuiti significativamente.
Le megattere, animali particolarmente sensibili agli stravolgimenti ambientali, possono rappresentare importanti indicatori biologici delle conseguenze che il cambiamento climatico produce sull’ecosistema marino. (Agenbio) Etr 10:00.