L’esposizione ai metalli pesanti potrebbe far anticipare la menopausa

Roma, 21 marzo 2024 (Agenbio) – Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università del Michigan, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, le donne di mezza età esposte a metalli pesanti hanno maggiori probabilità di avere riserve di ovociti impoverite, una condizione che può peggiorare i disturbi legati alla menopausa.

Il team ha valutato l’associazione fra esposizione a metalli pesanti e livelli ematici di ormone anti-Mülleriano (AMH), un marcatore della riserva ovarica, in 549 donne tra 45 e 56 anni partecipanti allo Study of Women’s Health Across the Nation. Sono state eseguite 2.252 misurazioni AMH ripetute entro 10 anni dal loro ultimo periodo mestruale incrociando i dati con le concentrazioni urinarie di arsenico, cadmio, mercurio e piombo.

Dai risultati emerge che le donne con maggiori concentrazioni di arsenico o mercurio urinario hanno concentrazioni di AMH più basse al loro ultimo periodo mestruale, mentre elevati livelli di cadmio e mercurio si associano a un declino accelerato dell’AMH nel tempo. (Agenbio) Etr 09:00.