La medicina di laboratorio è essenziale nello screening, nella diagnosi, nel monitoraggio e nella valutazione della prognosi di molteplici malattie, giocando anche un ruolo fondamentale nella valutazione dello stato di salute complessivo del paziente e nella prevenzione.
Gli specialisti della medicina di laboratorio sono quindi al centro del processo decisionale clinico basato sull’evidenza, fornendo risultati di alta qualità, nei tempi adeguati e contribuendo all’interpretazione dei risultati stessi.
Nell’immaginario collettivo, il ruolo del medico o dell’infermiere è piuttosto chiaro. I bambini, se portati ad una visita, sanno che gli verrà chiesto di aprire la bocca, che gli verrà auscultato cuore e polmoni e, talvolta, gli verrà fatta qualche iniezione (ad esempio per i vaccini). Allo stesso modo, ciò che succede negli ospedali e le modalità di un prelievo di sangue o di una raccolta di un altro campione biologico, sono concetti piuttosto familiari per qualsiasi persona. Ma cosa succede a quella provetta? Chi fornisce i risultati? E come? E quanto incidono sulla nostra salute?
L’IFCC (International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine) ha recentemente divulgato un documento (una serie di diapositive) che aiuta a rispondere a queste domande. L’IFCC è un’organizzazione internazionale non politica, costituita da circa cento Società Scientifiche disseminate in tutto il mondo, ad ognuna delle quali afferiscono i professionisti della medicina di laboratorio del rispettivo Paese.
Maggiori informazioni all’indirizzo https://labtestsonline.it/