Roma, 25 novembre 2025 (Agenbio) – Uno studio realizzato dall’Istituto di biofisica e dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr propone una tecnologia per “mimetizzare” un allergene della Parietaria all’interno dei nanoalgosomi, particelle presenti nelle microalghe marine. Questo metodo, descritto sulla rivista ACS Omega, apre a una diversa prospettiva di trattamento immunoterapico delle allergie: la possibilità di introdurre gli allergeni nell’organismo senza effetti collaterali. «I nanoalgosomi, non tossici per il nostro organismo, – spiega Mauro Manno, ricercatore del Cnr-Ibf e coordinatore dello studio – provengono da ceppi di microalghe prelevate in ambiente marino, che sono poi state mantenute in coltura nel laboratorio, in un ambiente protetto. Per la biotecnologia di caricamento dell’allergene abbiamo utilizzato la tecnica dell’estrusione, un metodo attraverso il quale vengono generate deformazioni meccaniche che non compromettono l’integrità delle vescicole. Siamo riusciti a nascondere l’allergene all’interno delle vescicole, rendendolo di fatto invisibile fino al momento del rilascio, per un trasporto controllato e senza effetti collaterali: l’invisibilità è la condizione necessaria per scongiurare la reazione allergica e consentire agli allergeni di andare a stimolare la tolleranza immunitaria nell’organismo. Quest’ultimo aspetto sarà oggetto di una fase successiva del nostro studio», conclude Manno. (Agenbio) Etr 13:30




