Roma, 24 novembre 2025 (Agenbio) – In Lombardia le giornate con aria pesante e livelli elevati di smog non mettono solo in difficoltà polmoni e bronchi: aumentano anche il rischio di arresto cardiaco. A confermarlo è uno studio del Politecnico di Milano pubblicato sulla rivista Global Challenges che ha analizzato quasi 38mila casi extraospedalieri tra il 2016 e il 2019. I ricercatori hanno notato che già lo stesso giorno dell’esposizione al biossido di azoto o alle polveri sottili, il rischio cresce, rispettivamente del 2,5% e del 3%. “Si tratta di un segnale chiaro per la sanità locale”, spiega Enrico Caiani. Nei periodi di picco inquinamento, i servizi di emergenza possono trovarsi improvvisamente sotto pressione: sapere in anticipo dove e quando potrebbero aumentare le chiamate può fare davvero la differenza. Proprio per approfondire questi collegamenti è partito il progetto Clima-care, finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea e realizzato insieme a partner internazionali. Grazie ai dati satellitari e ai modelli climatici, lo studio cercherà di capire meglio come l’ambiente influisce sulla salute del cuore e di aiutare i medici a prepararsi nei giorni in cui lo smog minaccia di far salire i casi di emergenza. (Agenbio) Des 13:00




