I giovani e l’Intelligenza Artificiale: quasi uno su tre la utilizza ogni giorno. Il report di Save the Children

Roma, 14 novembre (Agenbio) – I giovani e l’Intelligenza Artificiale: il 48% si è rivolto all’IA per avere supporto all’ansia ma anche alla solitudine. I dati dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dedicato all’adolescenza di Save The Children hanno evidenziato la nuova tendenza dei giovani: più del 42% si è rivolto all’Intelligenza Artificiale per chiedere consigli su scelte importanti da fare. Perché rivolgersi alle app? Secondo gli adolescenti l’IA è utile ma anche un aiuto che non giudica e non chiede il conto. Quasi un adolescente su tre, (30,9%) utilizza l’Intelligenza artificiale tutti i giorni o quasi, il 43,3% qualche volta a settimana, solo il 7,5% non la utilizza mai. Molto ampia la forbice rispetto agli adulti, tra i quali oltre il 50% non la utilizza mai (53,3%), solo l’8,2% tutti i giorni o quasi, il 16,9% qualche volta a settimana, il 21,6% qualche volta al mese.  Gli adolescenti usano i chatbot (Chat Gpt, Claude, Dixit) (68,3%), seguiti da strumenti di traduzione automatica (42,5%) e assistenti vocali (33,3%). Il 9,3% usa chatbot ‘relazionali’ come Character IA e Anima. Per il 49,1% degli intervistati l’uso di questi strumenti è fondamentale, mentre il 47,1% pensa che un uso maggiore lo/la aiuterebbe molto nella sua vita personale. I motivi principali sono la ricerca di informazioni (35,7%) e l’aiuto nello studio e nei compiti (35,2%), traduzioni (19,8%), scrittura di testi (18,7%). Notevole la percentuale di chi la usa soprattutto per scopo ludico (21,4%), o per consigli utili per la vita quotidiana (15%). Il 7,1% degli utilizzatori di Ia lo fa per aumentare il proprio benessere e il 4,2% per trovare compagnia.  (Agenbio)