Cancro, vaccini anti-Covid a mRNA potrebbero potenziare la risposta immunitaria

Roma, 27 ottobre 2025 (Agenbio) – I vaccini anti-Covid a mRNA potrebbero avere un effetto benefico inatteso per chi sta lottando contro il cancro. Lo dimostra l’analisi preliminare condotta dagli scienziati delle Università della Florida e del Texas su oltre un migliaio di cartelle cliniche di pazienti con un tumore al polmone o della pelle che hanno ricevuto questi vaccini entro cento giorni dall’inizio dell’immunoterapia e che hanno vissuto molto più a lungo rispetto a chi non li ha ricevuti. Per i pazienti con cancro del polmone, ricevere i vaccini anti-covid entro cento giorni prima o appena dopo l’inizio dei farmaci immunoterapici è risultato associato a una sopravvivenza mediana quasi raddoppiata – da 20,6 mesi a 37,3 mesi. Per quelli con melanoma, la sopravvivenza mediana si è allungata da 26,7 mesi a 30-40 mesi. Vaccini non a mRNA solitamente somministrati a pazienti oncologici, come quello contro la polmonite o l’influenza, non sono risultati collegati a effetti sull’aspettativa di vita. Quando viene somministrato, un vaccino a mRNA agisce come un’ondata che inizia a spostare tutte le cellule immunitarie dalle aree dove non vanno bene, come il tumore, verso quelle dove sono utili, come i linfonodi. Secondo gli autori della ricerca, questo meccanismo potrebbe renderli strumenti utili per amplificare la risposta immunitaria alle cure. (Agenbio) Etr 10:00