Roma, 24 ottobre 2025 (Agenbio) – Un bicchiere di pompelmo al mattino o una tazza di caffè possono sembrarci innocui, ma a volte cambiano l’effetto dei farmaci che assumiamo. Alcuni alimenti, infatti, modificano l’assorbimento o il metabolismo delle molecole, rendendo una terapia più potente o al contrario inefficace. Il pompelmo, ad esempio, blocca enzimi intestinali che smaltiscono i medicinali, la liquirizia abbassa il potassio e può favorire aritmie, il caffè amplifica l’azione di antidepressivi e ansiolitici. Alcune verdure ricche di vitamina K possono invece ridurre l’efficacia degli anticoagulanti. Persino il momento del pasto conta: assumere un farmaco a stomaco pieno o vuoto può cambiare la velocità con cui agisce. Conoscere queste interazioni aiuta a evitare rischi e a rendere ogni cura davvero su misura. (Agenbio) Ebi 10:00




