Approvata la legge sull’obesità, Schillaci: “Un traguardo per la salute dei cittadini”. Italia prima al mondo

Roma, 1 ottobre 2025 (Agenbio) – E’ stato approvato il disegno di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità. Un risultato fondamentale per l’Italia sul tema della tutela della salute pubblica. Inequivocabili le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci: “Siamo i primi a riconoscere l’obesità come malattia cronica. Parliamo di un problema di salute globale che non riguarda solo gli adulti ma anche i bambini”. In Italia oltre 6 milioni di persone, giovani e anziani, convivono con l’obesità, che può portare con sé diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Due i disegni di legge approvati oggi dal Senato, due “atti di civiltà”. Sono unanimi i commenti della politica e della società civile rispetto al ddl per la prevenzione e la cura dell’obesità, che riconosce questa condizione come malattia e fa dell’Italia il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge ad hoc. Via libera anche al ddl che riconosce il 16 maggio quale Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone (body shaming). Adesso bisogna puntare alle azioni concrete a partire dall’inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) delle cure e prestazioni per le persone obese, passaggio essenziale per garantirne la gratuità. Nel dettaglio ecco cosa prevede la legge. Si prevedono campagne si sensibilizzazione, di formazione, l’agevolazione dell’inserimento delle persone obese nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative, un osservatorio nazionale, e sono stanziati fondi specifici. Per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura è infatti autorizzata la spesa di 700.000 euro per l’anno 2025, di 800.000 euro per il 2026 e di 1,2 milioni di euro annui dal 2027. Al fine di promuovere la formazione e l’aggiornamento in materia di obesità degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri e del personale del Ssn sono invece previsti 400.000 euro annui a decorrere dal 2025. Ma il punto cruciale è la gratuità delle cure: con il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, le cure saranno a carico del Ssn, ma previo il necessario inserimento nei Lea. (Agenbio)