Bullismo, cosa accade nel cervello delle vittime

Roma, 1 ottobre 2025 (Agenbio) – Il bullismo non lascia solo ferite emotive, ma modifica anche il funzionamento del cervello. Lo dimostra uno studio dell’Università di Turku, pubblicato sul Journal of Neuroscience, che ha analizzato le reazioni neurali di adolescenti e adulti esposti a filmati con episodi di bullismo o interazioni sociali positive. I ricercatori, guidati da Birgitta Paranko e Lauri Nummenmaa, hanno osservato che le vittime reali di bullismo reagiscono in modo più intenso: reti cerebrali legate alle emozioni e alla percezione sociale si attivano, generando uno stato di allarme angosciante. Misurazioni tramite eye tracking e dilatazione pupillare hanno confermato un coinvolgimento profondo, segno di una sofferenza che il cervello ricorda e riattiva. “Abbiamo mappato i percorsi della sofferenza – spiega Nummenmaa -e dimostrato come lo stato di allerta continuo possa nuocere alla salute mentale e fisica, aumentando l’attivazione del sistema nervoso autonomo”.
La ricerca sottolinea che il bullismo, anche solo rivissuto attraverso simulazioni realistiche, è in grado di stimolare circuiti neurali di stress e disagio, evidenziando quanto questa esperienza rappresenti una minaccia concreta per l’equilibrio psicofisico, a ogni età. (Agenbio) Des 11.00