Roma, 19 settembre 2025 (Agenbio) – In uno studio pubblicato su Cell Press The American Journal of Human Genetics, i ricercatori mostrano come i nostri antenati abbiano sviluppato adattamenti genetici in risposta a carenze ed eccedenze di minerali, tra cui ferro, calcio e zinco. “Popolazioni umane diverse vivevano in ambienti diversi, hanno dovuto adattarsi a diversi tipi di pressioni ambientali, come malattie e dieta, che possono determinare differenze nei tratti” – afferma la prima autrice Jasmin Rees, che ha guidato lo studio durante il dottorato di ricerca all’University College di Londra. I micronutrienti sono importanti nel metabolismo, nello sviluppo, nel sistema immunitario e in altre funzioni del corpo umano. Prima degli integratori alimentari, molte popolazioni vivevano con una quantità insufficiente di nutrienti chiave. Il team ha deciso di indagare concentrandosi su 276 geni associati al modo in cui il nostro corpo assorbe, trasporta o utilizza 13 minerali essenziali, tra cui ferro, calcio, zinco e selenio. Il team ha trovato prove di adattamento nei geni di almeno una popolazione per ogni singolo minerale. I Maya, ad esempio, abitanti di zone povere di iodio, mostrano forti cambiamenti genetici nei geni coinvolti nella regolazione o nel metabolismo dello iodio. Capire come la pressione esercitata dalla disponibilità di micronutrienti ha plasmato i geni umani può aiutare a stabilire quali popolazioni potrebbero essere più vulnerabili alle carenze, afferma Rees. L’auspicio è che, con ulteriori studi, si possano favorire una sanità pubblica più efficiente. (Agenbio) Mmo 12.00