Roma, 17 settembre 2025 (Agenbio) – Su Marte potrebbero esserci le prime tracce di un’antica vita microscopica. L’annuncio arriva dalla Nasa, che durante una conferenza stampa ha presentato i risultati di uno studio pubblicato su Nature. Le analisi di Perseverance, il rover che esplora il cratere Jezero, hanno individuato in alcune rocce sedimentarie minerali insoliti legati al carbonio organico. Indizi che potrebbero rappresentare “biofirme”, cioè segni compatibili con processi biologici. La scoperta riguarda rocce tra le più giovani mai campionate sul pianeta, suggerendo che Marte sia rimasto abitabile più a lungo di quanto si pensasse. I campioni, raccolti nel 2024 nella formazione chiamata “Bright Angel”, mostrano minuscoli noduli arricchiti di fosfato e solfuro di ferro, associati al carbonio organico. Gli scienziati invitano però alla cautela: servono ulteriori indagini per capire se questi composti abbiano davvero un’origine biologica o se siano frutto di semplici processi geochimici. Allo studio partecipa anche l’Italia, con l’Istituto Nazionale di Astrofisica. (Agenbio) Des 14.00
