Roma, 26 agosto 2025 (Agenbio) – Svelato su Nature Ecology & Evolution il responsabile dell’epidemia che da un decennio sta colpendo le stelle marine lungo la costa occidentale del Nord America, si tratta del “Vibrio pectenicida” un batterio appartenente allo stesso ceppo del colera, che causa la cosiddetta Sea Star Wasting Disease (Sswd), malattia da deperimento delle stelle marine, considerata la più grande epidemia marina mai documentata. A riferirlo un team di ricerca internazionale, guidato dell’Hakai Institute, dell’Università della British Columbia e dell’Università di Washington. Nelle stelle marine il batterio innesca una grave malattia che inizia con lesioni esterne e, in circa due settimane, uccide le stelle marine “fondendone” i tessuti. Oltre il 90% delle stelle marine girasole (Pycnopodia helianthoides), che sviluppano fino a 24 braccia, è stato sterminato dalla Sswd in appena un decennio ed oggi fa parte della Red List delle specie in via d’estinzione dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). “Quando perdiamo miliardi di stelle marine, le dinamiche ecologiche cambiano radicalmente – ha commentato Melanie Prentice, prima autrice dello studio. In assenza di stelle marine girasole, le popolazioni di ricci di mare aumentano, il che significa la perdita delle foreste di alghe marine, con ampie implicazioni per tutte le altre specie marine e per gli esseri umani che dipendono da esse”. Le foreste di alghe sono fondamentali in quanto forniscono l’habitat a migliaia di organismi, contribuiscono alle economie locali attraverso la pesca e il turismo e immagazzinano l’anidride carbonica. “Capire cosa ha portato alla scomparsa della stella marina girasole è un passo fondamentale per il recupero di questa specie e di tutti i benefici che gli ecosistemi delle foreste di alghe offrono” – ha aggiunto Jono Wilson, tra gli autori dello studio. Dopo 4 anni di ricerche il team di ricercatori ha scoperto livelli elevati di vibro pectenicida nel fluido celomatico “il sangue delle stelle marine”, riuscendo finalmente a identificarlo come agente causale della malattia. “Quando abbiamo esaminato il fluido celomatico tra stelle marine malate e sane, c’era fondamentalmente una cosa diversa: Vibrio – ha commentato la co-autrice Alyssa Gehman -. Avevamo tutti i brividi. Pensavamo: è questo che causa la malattia”. Per confermarlo i ricercatori hanno creato colture di vibro pectenicida dal fluido celomatico di stelle marine malate e lo hanno poi iniettato in quelle sane, dimostrandone la patogenicità. I ricercatori ipotizzano che tra i fattori scatenanti della malattia ci sarebbe l’aumento delle temperature oceaniche, dato che altri ceppi di Vibrio proliferano in acque calde. “Questa scoperta apre nuove interessanti prospettive in grado di sviluppare soluzioni per il recupero della specie” – ha concluso Wilson -. Stiamo conducendo studi che esaminano le associazioni genetiche con la resistenza alle malattie, l’allevamento in cattività degli animali e la riproduzione sperimentale per comprendere le strategie e i luoghi più efficaci per reintrodurre le stelle marine girasole in natura”. Mmo (Agenbio) 14.00