Roma, 25 agosto 2025 (Agenbio) – Su TikTok parlare di sesso e contraccezione è ormai la norma, ma non sempre chi lo fa è qualificato. Tra hashtag e video virali – oltre cinque miliardi di visualizzazioni analizzate in un recente studio – spuntano consigli creativi come semi di papaya, olio di cocco o di neem spacciati per spermicidi naturali. Più della metà dei creator presi in esame rifiutava la contraccezione ormonale e un terzo mostrava sfiducia verso i medici. Il problema è che solo il 10% dei contenuti è prodotto da professionisti sanitari, mentre il resto arriva da influencer o utenti senza competenze. E così, metodi come il monitoraggio del ciclo o della fertilità vengono proposti senza chiarirne i limiti, con il rischio di gravidanze indesiderate. Secondo gli esperti, gli algoritmi favoriscono la visibilità degli influencer rispetto ai medici, alimentando la disinformazione. Risulta quindi fondamentale che operatori sanitari e organizzazioni collaborino con i social per offrire messaggi chiari e affidabili: i giovani hanno diritto a informazioni corrette per fare scelte consapevoli sul proprio futuro. (Agenbio) Des 13.00