Roma, 25 agosto 2025 (Agenbio) – “Vedevo la pallina sdoppiarsi, ho capito che c’era qualcosa che non andava”. Con sincerità, Monica Seles ha raccontato la diagnosi ricevuta tre anni fa: miastenia gravis, una malattia rara che colpisce la trasmissione tra nervi e muscoli. Per l’ex numero uno del tennis mondiale, oggi cinquantunenne, è stato un nuovo “reset”, come lei stessa lo definisce, da affrontare con la stessa tenacia che l’ha portata al top. La patologia provoca stanchezza, debolezza e perdita di forza che peggiorano con lo sforzo. Spesso inizia dagli occhi, con visione sdoppiata o palpebre cadenti, ma può coinvolgere anche volto, collo e arti, rendendo faticose azioni quotidiane. Riconoscerla non è immediato perché i sintomi variano molto da persona a persona. Non esiste una cura definitiva, ma i trattamenti consentono di tenerla sotto controllo. Farmaci come gli inibitori della colinesterasi possono ridurre i sintomi e migliorare sensibilmente la qualità della vita. La storia di Seles ricorda che, anche davanti a una malattia cronica, si può continuare a vivere, adattandosi e trovando nuove strategie per andare avanti. (Agenbio) Des 12.00