Roma, 25 agosto 2025 (Agenbio) – Bere tanto in poco tempo non è divertimento: è binge drinking, una pratica diffusa tra adolescenti e giovani adulti. In Italia riguarda oltre quattro milioni di persone, di cui 664mila tra gli 11 e i 24 anni e 80mila addirittura sotto i 18. Ogni anno 39mila ragazzi finiscono in pronto soccorso per abuso di alcol, uno su dieci ha meno di 14 anni. Gli esperti avvertono: l’alcol danneggia il cervello in crescita fino ai 25 anni, aumenta impulsività e comportamenti a rischio. Il fegato dei più giovani non è in grado di smaltirlo: per un bicchiere servono tre ore, ma spesso in una serata ne bevono molti di più, con rischi di coma etilico e danni permanenti a memoria e capacità cognitive. Il problema, dicono i medici, non riguarda solo i ragazzi, ma gli adulti che vendono alcolici e spesso danno il cattivo esempio. Per questo motivo si chiede di avviare programmi di educazione già dalle scuole elementari e di promuovere una cultura del bere diversa, capace di proteggere la salute e il futuro dei più giovani. (Agenbio) Des 11.00