West Nile: in prima linea la Rete degli Istituti Zooprofilattici e i veterinari

Roma, 25 luglio 2025 (Agenbio) – E’ scattato un modello di sorveglianza integrata che vede in prima linea anche la Rete degli Istituti Zooprofilattici ed i veterinari. Una ver ae propria task force contro il virus West Nile. In pratica è stato istituito un sistema che prevede monitoraggi costanti sugli animali portatori del virus, ovvero gli equidi e gli uccelli, mentre le zanzare culex rappresentano i vettori per la trasmissione all’uomo.
Il sistema si basa sulla collaborazione tra la Rete degli Istituti, il ministero della Salute, il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Enti Locali, il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Nazionale Sangue, le strutture ospedaliere e i Servizi Veterinari Locali. Regolato dal Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi 2020-2025 il coordinamento suddivide l’Italia in aree a diverso livello di rischio e prevede per ciascuna specifiche azioni di controllo: dal monitoraggio degli uccelli bersaglio alla sorveglianza entomologica sulle zanzare, dai controlli clinici sui cavalli alla verifica dei casi di mortalità negli uccelli selvatici. Importanti le campagne di disinfestazione sui territori. La prevenzione della trasmissione da West Nile virus tramite trasfusioni di sangue e trapianti di organi è un aspetto critico. Il Centro Nazionale Sangue (Cns) e il Centro Nazionale Trapianti (Cnt), in stretta collaborazione con il ministero della Salute e i servizi veterinari, svolgono un ruolo chiave. (Agenbio) 09.00