Endometriosi: una sfida invisibile per milioni di donne. Il 28 marzo la Giornata Mondiale per accendere i riflettori sulla malattia

Roma 30 marzo 2025 (Agenbio) – Il 28 marzo 2025 si celebra la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, istituita nel 2014 per sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia cronica che colpisce milioni di donne nel mondo, spesso con effetti debilitanti sul piano fisico, psicologico e sociale.

L’endometriosi è caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto endometriale – lo stesso che riveste l’utero – al di fuori della cavità uterina. Questo tessuto, sottoposto comunque alle variazioni ormonali del ciclo mestruale, genera infiammazioni croniche e dolore. I sintomi possono includere mestruazioni estremamente dolorose, dolore pelvico cronico, disturbi intestinali o urinari, affaticamento, dolore durante i rapporti sessuali e, in molti casi, difficoltà a concepire.

Proprio la varietà e la sovrapposizione dei sintomi con altre patologie spesso ritardano la diagnosi, che può arrivare anche dopo anni, compromettendo la qualità della vita delle donne e la loro salute riproduttiva. In Italia, si stima che circa 1,8 milioni di donne convivano con una diagnosi di endometriosi, ma i numeri potrebbero essere molto più alti se si considera la quota di casi non diagnosticati.

Riconosciuta come malattia cronica e invalidante, l’endometriosi incide profondamente sulla sfera personale, lavorativa e relazionale. Nelle forme gravi, può compromettere la capacità lavorativa, tanto da essere considerata una malattia di rilievo sociale. A livello globale, si calcola che 190 milioni di donne in età riproduttiva ne siano affette.

Grazie ai progressi tecnologici, oggi la diagnosi può avvenire più rapidamente attraverso ecografia transvaginale e risonanza magnetica. Tuttavia, la laparoscopia, una volta considerata l’unico metodo diagnostico certo, è ora raccomandata solo in casi selezionati, secondo le nuove linee guida europee (ESHRE 2022).

Il trattamento dell’endometriosi è personalizzato e può comprendere terapia ormonale, chirurgia mininvasiva, tecniche di riproduzione assistita e nuovi farmaci. La scelta dipende dall’età, dalla gravità della malattia e dal desiderio di maternità della paziente.

Di particolare rilievo, uno studio recente pubblicato su Breastfeeding Medicine ha evidenziato un legame tra l’allattamento al seno e una riduzione significativa del rischio di sviluppare l’endometriosi. I risultati, ottenuti da una meta-analisi condotta su circa 11.000 donne, aprono nuove prospettive preventive.

In occasione della Giornata Mondiale, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) rinnova il suo impegno offrendo supporto gratuito alle donne. È attivo il numero verde 800.592.782, attraverso cui è possibile ricevere informazioni, chiarimenti e consulenze da ginecologi esperti della patologia.

L’endometriosi resta ancora oggi una malattia sotto-diagnosticata, nonostante il suo impatto sulla salute pubblica. Iniziative come la Giornata Mondiale e il supporto delle società scientifiche sono fondamentali per rompere il silenzio, accelerare la diagnosi, promuovere la ricerca e garantire alle donne una cura efficace e tempestiva. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:00