Roma, 14 maggio 2025 (Agenbio) – Esiste una sostanziale differenza tra i bambini nati dal 2020 e quelli delle precedenti generazioni. I primi sono destinati ad affrontare degli eventi climatici estremi a causa del cambiamento climatico. Il 95% di loro vivrà almeno un’ondata di caldo estrema se le attuali politiche non cambieranno. Secondo uno studio pubblicato su Nature e guidato dalla Libera Università di Bruxelles (Vrije Universiteit Brussel, Vub), anche limitando il riscaldamento a 1,5°C, il 52% dei bambini sarà esposto a ondate di calore, contro il 16% dei nati nel 1960. Possibilità di incendi, siccità e cicloni che potrebbero colpire milioni di giovani in modo sproporzionato. Un allarme condiviso pure da Save The Children, come emerge dalle parole dell’amministratore delegato Inger Ashing: “In tutto il mondo, i bambini saranno costretti a sopportare il peso di una crisi di cui non sono responsabili. Questa nuova ricerca dimostra che c’è ancora speranza, ma solo se agiamo con urgenza e ambizione per limitare rapidamente l’aumento delle temperature a 1,5 gradi e mettiamo davvero i bambini al centro della nostra risposta al cambiamento climatico”. Serve un’azione immediata e globale per ridurre le emissioni e proteggere il loro futuro. (Agenbio) Des 14.00