L’ansia altera l’espressione dei geni e invecchia l’ippocampo

Roma, 9 dicembre 2025 (Agenbio) – L’ansia patologica non è solo uno stato emotivo: lascia un’impronta biologica nel cervello. Uno studio pubblicato su Neuropsychopharmacology mostra che nei disturbi ansiosi l’ippocampo – la regione che regola memoria, emozioni e capacità di adattamento – sviluppa una sorta di invecchiamento accelerato. I ricercatori del Fujita Health University hanno individuato la firma genetica tipica dei cervelli più anziani: le sinapsi – coinvolte nella comunicazione tra neuroni – risultano meno attive, come se le connessioni fossero meno elastiche e più faticose da mantenere. La causa principale sembra essere lo stress cronico, che altera gli ormoni dedicati alla regolazione emotiva e spinge l’ippocampo verso una maturazione anticipata, rendendolo meno flessibile e più vulnerabile all’ansia. Analisi post-mortem su pazienti con depressione, disturbo bipolare e schizofrenia hanno mostrato profili genetici simili, confermando l’idea che alcune condizioni psicologiche accelerino l’età biologica del cervello. Individuare queste firme potrebbe aiutare a sviluppare terapie capaci non solo di ridurre i sintomi, ma di impedire che lo stress consumi il cervello. (Agenbio) Emanuela Birra 13:00