Individuati i marcatori cerebrali che prevedono un nuovo rischio di ictus

Roma, 25 novembre (Agenbio) – La presenza di siderosi corticale superficiale – cioè di depositi di sangue sulla superficie del cervello – e di precedenti macro-emorragie aumenta in modo significativo la probabilità di un nuovo sanguinamento cerebrale. Al contrario, chi ha avuto un’emorragia non lobare, localizzata nelle aree più profonde del cervello, presenta un rischio maggiore di ictus ischemico, causato da un coagulo che ostruisce un vaso sanguigno. A dimostrarlo è uno studio europeo che svela i segnali cerebrali predittivi di un nuovo ictus. Pubblicata su Neurology, la ricerca multicentrica ha coinvolto 319 pazienti in 75 ospedali di sei Paesi europei. Secondo gli autori, la risonanza magnetica si conferma uno strumento decisivo per la medicina personalizzata, permettendo di individuare i pazienti più fragili e di scegliere con maggiore sicurezza se e quando riprendere le terapie anticoagulanti. (Agenbio) Etr 13:00