Roma, 4 novembre 2025 (Agenbio) – Il glutine raramente è il responsabile di dolori intestinali, gonfiori o stanchezza che sopraggiungono dopo aver mangiato pane o pasta. Lo afferma uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Melbourne, e pubblicato su The Lancet, secondo cui molti sintomi attribuiti alla sensibilità al glutine migliorano solo quando si eliminano altri composti, come i fruttani, ossia carboidrati fermentabili appartenenti al gruppo dei FODMAPs, presenti principalmente in frutta e verdura e noti per provocare gonfiore e dolore addominale in persone predisposte. Dall’indagine è emerso che nelle persone che dichiaravano di essere sensibili al glutine, ma non affette da celiachia, evitando alimenti come alcuni tipi di frutta, verdura, legumi e cereali, i sintomi miglioravano, anche dopo la reintroduzione del glutine. I fruttani, un tipo di FODMAP presente nel grano, nella cipolla, nell’aglio e in altri alimenti, erano tra le sostanze che causavano più gonfiore e disagio del glutine stesso. (Agenbio) Etr 13:00




