Tossina botulinica: uno studio svedese per aiutare a capirne di più

Roma, 6 ottobre 2025 (Agenbio) – All’Università di Stoccolma si getta luce sul viaggio che compie la tossina botulinica nel corpo umano, individuando la struttura del complesso proteico che la accompagna nel suo viaggio attraverso l’apparato digerente. Lo studio è firmato dal team del neurochimico Pal Stenmark e potrebbe aprire nuove frontiere sia nella cosmetica che nella medicina. La tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum, è considerata il veleno più potente al mondo, responsabile del botulismo, malattia rara che blocca la trasmissione degli impulsi nervosi alle giunzioni neuromuscolari. Il botulismo alimentare è la forma più frequente di intossicazione. In natura viaggia da sola, incapsulata all’interno di un grande complesso proteico di 14 subunità, che la proteggono dall’ambiente ostile dell’apparato digerente e la aiutano a passare dall’intestino al sangue, dove viene rilasciata. Grazie alla criomicroscopia elettronica, i ricercatori hanno congelato le molecole senza cristalizzarle e catturato migliaia di immagini, ricostruendo un modello 3D del complesso. Il cuore della scoperta è una porzione della proteina che crea un ancoraggio stabile e preciso che le consente di attraversare l’intestino e di essere rilasciata nel sangue. «Avere un modello molecolare di come la tossina viene strutturata, stabilizzata e rilasciata significa nuove opportunità per neutralizzarla o sfruttarne i meccanismi in modo terapeutico», ha spiegato Stenmark. Una scoperta che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo uno dei veleni più temuti e utilizzati al mondo. (Agenbio) Mmo 10:00