Covid, aumentano i casi in Italia. L’allarme dei medici di base: “Positivi 4 pazienti su 5 con sintomi’

Roma, 17 settembre 2025 – Aumentano i nuovi casi di virus SarsCoV2 in Italia. A rendere noti i dati l’Istituto superiore di sanità nell’ultimo report settimanale. L’impatto dei casi di Covid sugli ospedali, afferma l’Iss, “rimane sostanzialmente stabile e limitato”. JN.1, con tutti i suoi sotto lignaggi e relativi ricombinanti, si conferma predominante, in accordo con quanto osservato in altri Paesi.
L’incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 04/09/2025 – 10/09/2025, è pari a 5 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (3 casi per 100.000 abitanti nella settimana 28/08/2025 – 03/09/2025). L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati è in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni e Province autonome rispetto alla settimana precedente. Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 80-89 e sopra i 90 anni. I tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte. Quanto alle varianti del virus in circolazione, dati preliminari relativi al mese di agosto 2025 evidenziano una predominanza di sequenziamenti attribuibili alla variante Stratus, sotto monitoraggio e in crescita su scala globale. Preoccupazione è stata espressa dai medici di famiglia: negli studi dei medici di famiglia “circa 4 pazienti su 5 che presentano sintomi influenzali risultano poi positivi al test per il virus SARS-CoV-2”. Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di Medicina generale (Fimmg) ha sottolineato che “i contagi sono in aumento e con la riapertura delle scuole, ed il maggiore contatto tra ragazzi in ambienti al chiuso c’è il rischio di un aumento”. In vista del prossimo arrivo della stagione influenzale, potrebbe insorgere una “epidemia allargata influenza-Covid”‘, e Scotti invita a “prepararsi per tempo ed a proteggere da subito i soggetti fragili e gli anziani”.
La conferma della positività ha precisato Scotti, “arriva però nella quasi totalità dei casi a seguito di test fai-da-te” e così “è fondamentale isolarsi e non andare al lavoro, perché non bisogna diffondere il contagio mettendo così a rischio soggetti anziani o fragili”. Infine l’invito a vaccinarsi e al lavaggio accurato delle mani e, soprattutto, all’auto-isolamento in caso di positività. (Agenbio)