Roma, 4 settembre 2025 (Agenbio) – Una particolare relazione è stata pubblicata sulla rivista Communication Biology che mette in connessione la lunghezza dei pollici e l’intelligenza di una persona. È stato scoperto un legame tra le dimensioni del cervello e quelle del pollice in diversi primati, moderni ed estinti, tra cui l’uomo. Tra i primati che hanno preso parte allo studio ci sono gorilla, lemuri, babbuini ed oranghi. Il collegamento tra le misure delle dita e l’evoluzione del cervello è presente in tutte le specie. L’autrice principale della ricerca Joanna Baker (Università di Reading) spiega infatti che «man mano che i nostri antenati imparavano a raccogliere e manipolare gli oggetti, il loro cervello ha dovuto svilupparsi per poter gestire queste nuove abilità» portando così ad un’evoluzione cerebrale a lungo termine. (Agenbio) Ala 09.00