Roma, 26 agosto 2025 (Agenbio) – Secondo una ricerca dell’Università della California di Los Angeles, UCLA, pubblicata sul Journal of Applied Ecology, nelle aree marine protette, AMP, si può aumentare la resilienza delle foreste di alghe marine alle ondate di calore, favorendo un recupero più rapido a seguito di eventi climatici estremi. I ricercatori hanno analizzato quattro decenni di immagini satellitari delle foreste di alghe lungo la costa della California, confrontando la copertura all’interno delle AMP e in siti non protetti. È emerso che durante le ondate di calore marine tra il 2014 e il 2016 le alghe nelle AMP, soprattutto nella California meridionale, hanno mostrato una capacità di recupero assai superiore. Le restrizioni nella pesca in queste zone proteggono predatori chiave come aragoste e storioni, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico che sostiene la ricrescita delle alghe. Le foreste di alghe sono cruciali per la biodiversità marina, fondamentali nel catturare carbonio, proteggere le coste e fornire habitat per pesci commerciali. Il decadimento delle foreste di alghe, causato da ondate di calore, sovrapascolo dei ricci di mare e perdita di predatori naturali, rappresenta una minaccia diffusa in tutto il mondo. Le AMP funzionano meglio se collocate in aree intrinsecamente più resilienti, come zone con risalita di acque profonde o popolazioni di alghe più tolleranti al calore, non tutte le AMP infatti mostrano gli stessi benefici; fattori ambientali locali e gestione della protezione incidono su efficacia e resilienza. Le foreste di alghe possono essere un indicatore utile per monitorare la salute ecologica e la capacità di recupero degli ecosistemi marini sotto stress climatico. “Abbiamo scoperto che le foreste di alghe nelle AMP recuperano più velocemente dopo le ondate di calore marine, sottolineando il valore delle protezioni per la resilienza degli ecosistemi” – ha detto Emelly Ortiz-Villa, autrice principale. “Le azioni locali per proteggere la biodiversità possono aiutare a mitigare gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini” – ha aggiunto Kyle Cavanaugh, autore senior. Mmo (Agenbio) 09.00