Un pacemaker cerebrale per sconfiggere la depressione

Roma, 23 agosto 2025 (Agenbio) – Uscire dalla depressione è possibile grazie a un pacemaker impiantato nel cervello. Il dispositivo per la stimolazione elettrica cerebrale – realizzato da ungruppo di neuroscienziati dell’Università del Minnesota, negli Stati Uniti – ha restituito calma e concentrazione a un paziente dopo trent’anni di trattamenti falliti. L’uomo, 44 anni, afflitto dall’età di 13 da depressione maggiore faceva uso dei farmaci che non avevano risolto nulla. Non solo. Inefficaci si erano rivelati anche psicoterapia e terapia elettroconvulsivante (elettroshock) – ossia una stimolazione elettrica del cervello in anestesia generale e con impulsi ultrabrevi, utilizzata con efficacia in psichiatria contro le forme gravi e resistenti di depressione. Poi la svolta. Il paziente è stato sottoposto a risonanza magnetica funzionale per 40 minuti, così da mappare i confini di quattro network di attività cerebrale in passato collegati a depressione. Questo ha permesso di focalizzare correttamente l’attenzione sull’area della depressione. E così sono stati impiantati quattro gruppi di elettrodi lungo i confini cerebrali osservati, con due piccoli fori praticati nella scatola cranica dell’uomo. Già a 7 settimane dall’operazione, l’uomo non aveva più pensieri suicidari, e a 9 mesi dall’intervento la sua depressione si poteva considerare in remissione. Il dispositivo sarà prossimamente testato in uno studio controllato su più persone. Così che il pacemaker possa diventare una cura. (Agenbio)