Roma, 7 agosto 2025 (Agenbio) – E’ allarme in Cina per l’epidemia di chikungunya: oltre 7mila casi e misure per contenere il virus. A partire da mercoledì, sono stati segnalati oltre 7mila casi, concentrati soprattutto nell’hub manifatturiero di Foshan, vicino a Hong Kong, che ha riportato solo un caso. Secondo le autorità, il numero di nuovi contagi sta lentamente diminuendo. Il virus chikungunya, trasmesso dalle zanzare, provoca febbre e dolori articolari simili alla dengue. I soggetti più a rischio sono giovani, anziani e persone con condizioni mediche preesistenti. La televisione di Stato cinese ha mostrato operatori che spruzzano disinfettante in strade, quartieri residenziali, cantieri e altri luoghi frequentati da persone, cercando di debellare le zanzare nate in acqua stagnante. In alcuni casi, le operazioni sono avvenute anche prima dell’ingresso negli edifici, richiamando le controverse tattiche adottate durante la lotta al Covid-19. Le autorità hanno adottato misure preventive, tra cui zanzariere e disinfettanti, multe per chi non provvede a eliminare l’acqua stagnante. Chi non svuota bottiglie, vasi da fiori o altri contenitori all’aperto può essere soggetto a multe fino a 10.000 yuan e alla sospensione dell’elettricità. (Agenbio) 12.00