Roma, 29 luglio 2025 (Agenbio) – Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Arizona (Usa) e pubblicato su Current Biology, l’evoluzione di ragni e scorpioni è avvenuta in mare e non sulla terraferma. La scoperta deriva dall’analisi di Mollisonia symmetrica, un minuscolo fossile di un invertebrato marino, ormai estinto, vissuto 500 milioni di anni fa, il cui cervello e il cui sistema nervoso si presentavano già identici a quelli degli aracnidi moderni. A colpire gli autori dello studio è stata in particolar modo l’organizzazione del cervello che, come nei ragni, è esattamente l’opposto di quella di crostacei, insetti e millepiedi. In comune con ragni e scorpioni che popolano oggi il pianeta è anche la parte anteriore del corpo caratterizzato da nervi a raggiera che controllavano i movimenti di cinque paia di appendici, e altri piccoli nervi più corti che arrivavano a un paio di tenaglie simili alle zanne di ragni e altri aracnidi.
La presenza di questi primi ragni sulla terraferma potrebbe, inoltre, aver contribuito all’evoluzione delle ali, fondamentali per la sopravvivenza degli insetti di cui si nutrivano. (Agenbio) Etr 09.00